YOGA Ravenna
Paola Salerno

Praticare questo quarto brahmavihara non significa non esercitare una sana discriminazione nelle nostre relazioni o rimanere in relazioni di coppia malsana; significa non covare rancore, in quanto come dice un proverbio "covare rancore è come bere veleno e poi aspettare che l'altro muoia".

Significa prendere distanza dalle cose che non possiamo cambiare, non significa (come dice Patanjali) amare i nostri nemici, ma sviluppare tolleranza verso gli altri. Non saremo in grado di amare quelle persone, ma forse impareremo a sviluppare tolleranza verso gli altri. Il quarto brahmavihara si basa sulla comprensione del fatto che qualunque cosa rifiutiamo in un altro la rifiutiamo essenzialmente in noi stessi. Ciò che temiamo, disprezziamo e detestiamo in un altro, lo temiamo, disprezziamo e detestiamo in noi stessi. Quando accettiamo che dentro di noi esitano diverse polarità, opposte all'amore, alla compassione e alla tenerezza, accettiamo quei tratti anche negli altri.


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